Apple, il noto brand americano, arriva finalmente su Instagram e per farlo si affida ad un progetto d’influencer marketing, sfruttando i contenuti esclusivi di alcuni tra i più importanti instagramer a livello mondiale.
La mia feed di Facebook a volte è buona e sa regalarmi contenuti utili. L’ultimo caso vede protagonista l’amico Cristiano Carriero che parlava di una notizia affascinante: Apple apre il suo account ufficiale su Instagram. La curiosità era tanta: il brand aveva aspettato tanto per fare questa scelta, quasi snobbando (nonostante le critiche e i dubbi) il mondo social. Se avevano cambiato idea dovevano certamente averlo fatto in grande stile. E infatti.
Apple su Instagram, è proprio influencer marketing
Uno sguardo ai primi contenuti postati e subito arriva la sorpresa: l’account è totalmente popolato di post altrui, più chiaramente di influencer che hanno creato per l’occasione immagini e video. Tutti rigorosamente citati a evidenziare in modo netto la sinergia e la volontà con cui il progetto è nato.
Tutto allineato da un post “hello” in cui si ringraziano i diversi influencer e che nella caption racchiude in pieno il concetto “A look through the lens of iPhone users around the world”.
Una questione di fiducia e di trust oggettivo
Ma perché tutto questo? Per lanciare l’hashtag #ShotoniPhone, creando una community che ruoti intorno al afre contenuti eccezionali grazie ai prodotti Apple. Dare dimostrazione delle potenzialità dell’iPhone, ecco l’idea alla base della sinergia con gli influencer. Ma Apple non si accontenta della parole, sceglie di far parlare i video di personaggi celebri e stimati per i loro contenuti.
Utenti “esterni” che possono quindi raccontare in modo oggettivo il tutto, arricchendo il messaggio del trust di cui godono. Nessun contenuto di Apple (seppur si parli di un love brand) avrebbe potuto tanto e creare questo effetto. Ma sopratutto dare parola ad altri utenti è la miglior dimostrazione della reale volontà di creare una community e darle voce. Perché Apple vuole lanciare un messaggio chiaro: i suoi prodotti sono sostegno ai creativi, di qualunque tipo essi siano.
Non viene “venduta” la posizione dell’influencer o la sinergia, ma una vera experience fatta di contenuti di alta qualità, perfettamente affini ai target a cui sono rivolti. Proprio come scrivevo la scorsa settimana, il focus dell’influencer marketing è creare progetti originali che sappiano valorizzare la collaborazione tra brand e influencer, esaltando le qualità di quest’ultimi.
#ShotoniPhone, i possibili sviluppi
Ma l’influencer marketing in casa Apple potrebbe non essere finito. L’hashtag #ShotoniPhone è infatti perfetto per dar vita ad una seconda fase di progetto, quello in cui utilizzare e valorizzare gli user generated content degli utenti iPhone che cominceranno a usare l’hashtag.
Un passaggio di testimone da guru e instagramer di grido ai consumattori, quegli stessi utenti perfettamente affini per necessità e caratteristiche ai clienti tipo di Apple. Una spinta alla condivisione che visto l’affetto dei tanti nei confronti del brand americano credo non tarderà ad arrivare.
Gli influencer più conosciuti per generare hype e lanciare il progetto, ma soprattutto come spinta a “ingaggiare” gli utenti. Perché i migliori progetti d’influencer marketing sono così, in grado di coinvolgere categorie diverse d’influencer, ognuna utile a rispondere a particolari esigenze e obiettivi.
#ShotoniPhone, alcuni dati
A vedere i primi dati dal lancio dell’account sembra che l’idea paghi. L’utilizzo di #ShotoniPhone è cresciuto esponenzialmente, tramutando un hashtag usato, ma limitatamente, in un possibile must.
Dall’apertura sono stai ben 27.843 i post apparsi su Instagram, con un aumento a dir poco netto.
Anche il sentiment è altamente positivo, a dimostrazione dell’attaccamento degli utenti nei confronti del proprio iPhone, per molti strumento di creatività irrinunciabile.
Vedremo se, come pare, l’hashtag e il progetto community di Apple si affermeranno, certo è che la spinta di questo primo progetto d’influencer marketing sarà stata determinante.