La nuova, pazzesca, edizione del Digitalklive va archiviandosi, portando con sé la consapevolezza di un evento che ormai è diventato “grande” e può camminare da solo. Un piacere (ed un onore) condividere il palco con professionisti così preparati, capaci di alzare notevolmente la proposta e lasciare molto ai tanti che hanno seguito in sala o tramite i social l’evento.
Per questo non mi stancherò mai di ringraziare tutti coloro che hanno reso possibile tutto ciò col proprio impegno e supporto. Perché il Digitalk è stato un esempio concreto di cosa significhi fare rete e che, accanto alla tanta fuffa che domina il settore, è ancora possibile creare qualcosa che porti reale valore.
Il mio intervento: la Data Driven Strategy
Il mio intervento è stato dedicato alla Data Driven Strategy, ovvero utilizzare big data e l’analisi delle conversazioni online per creare strategie realmente performanti, basate su fatti e non solo su impressioni. Una volontà di concretezza, di voler davvero comprendere i bisogni e i gusti dei nostri target e cercare di rispondergli al meglio. Perché nell’utilità noi possiamo davvero fidelizzare.
Un approccio, ed i relativi framework sviluppati da Matteo Flora e il team di The Fool, che io e Open-Box abbiamo deciso di abbracciare.
Siete curiosi? Vi lascio le slide dell’intervento in cui, oltre che spiegare il concetto di Data Driven Strategy, presento come caso di studio un’analisi web sul mondo delle sneakers. Un’analisi realizzata con Crimson Hexagon (anche qui un enorme grazie a The fool).