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Scritto ascoltando: The Beach Boys – Surfin’USA

Qualche tempo fa avevo parlato in un post dei contest social e di tutta l’incredibile burocrazia che qui in Italia bisogna seguire per realizzarli. Roba da nausea che richiede un impegno davvero rilevante e quindi difficilmente realizzabile senza un adeguato budget.

D’altro canto è innegabile il potenziale di engagement che i contest riescono a sviluppare sui social, potenziale che in molti casi diventa risorsa non certo trascurabile. Ancor di più oggi che gli utenti faticano sempre più ad essere coinvolti, bombardati in maniera continua e costante.

Proprio per questo negli anni sono nate realtà specializzate che offrono ai brand sei servizi completi per dar vita a social contest non solo a norma di legge, ma soprattutto performanti (anche la progettazione come vedremo ha la sua importanza).

Tra le più riconosciute in tal senso c’è Webing dell’amico Andrea D’ottavio, ormai da tempo punto di riferimento quando si parla di social contest e brand. Sono tante le aziende italiane di primo piano ad essersi affidate a lui, perché saranno pure “giocosi” ma i content non sono affatto uno scherzo.

Social Contest: i vantaggi

Sono molti, tutti all’insegna dell’alto tasso di engagement (se il vostro contest non crea coinvolgimento avete un grosso, grossissimo problema), ma non solo.

VISIBILITÀ

Un buon contest ha il vantaggio di dare enorme esposizione all’azienda ed ai suoi prodotti/servizi, favorendo conseguentemente la brand awareness. Come dico sempre non si vive di sola visibilità, ma in molti casi male non fa.

LEAD

Se si è bravi a profilare l’audience è anche possibile generare lead, innescando, perché no, future possibilità commerciali e/o di partnership. Il consiglio è di superare la visione mentale che vede nei contest semplicemente un “diversivo”. Il rischio è di “limitare” le potenzialità del progetto. Essere originali è fondamentale e, soprattutto, paga. Non vorremo mica ricadere sempre e solo nel classico e stravisto contest fotografico?!?

FAR CRESCERE UN’AUDIENCE “GENUINA”

I contest sono inoltre un metodo perfetto per acquisire fan/follower in target. Grazie alla sua sponsorizzazione durante il periodo in cui è attivo aumenteremo le visite ai profili social del brand e le possibilità che gli utenti, coinvolti dal progetto, comincino a seguirci.

MIGLIORARE LA REPUTATION

Creare progetti di qualità e coinvolgenti è un modo perfetto per incrementare la reputation del brand, generando quel buzz positivo che con la sua spontaneità diventa la migliore forma di promozione possibile.

UMANIZZARE IL BRAND

Coinvolgere significa creare dialogo e relazioni, mostrando il lato più “umano” del brand. Per molte realtà è questo uno dei maggiori plus dei contest: abbandonare la posizione di superiorità e scendere al livello dei fan, cominciando quel doveroso approccio “orizzontale”. Sul web siamo tutti allo stesso livello

INFLUENCER MARKETING

Le ricerche ci raccontano che gli influencer più credibili sono le persone a noi vicine, persone con caratteristiche e necessità simili alle nostre, persone con cui è facile immedesimarsi. Un identikit che ci introduce la figura dei consumAttori, quegli utenti comuni che hanno forte utilizzo dei social e che usano questi strumenti per raccontare (e giudicare) le loro esperienze di acquisto. Individuarli e coinvolgerli però non è sempre facile: non hanno un proprio blog e la loro voce si perde spesso nel mare magnum del rumore di fondo dei social. Bene, cosa meglio di un contest per intercettarli?

Potremmo ottenere due obiettivi contemporaneamente: coinvolgere gli utenti ed evidenziare quelli più attivi ed interessanti da utilizzare, magari, per una successiva attività di influencer marketing. Non dimentichiamo, parliamo di utenti che già ci seguono e che dimostrano interesse verso di noi. Quando si parla di influencer sempre meglio partire da chi già ci “ama”.

Il case study Meridiana

social contest meridiana

THE CHALLENGE

Durante le vacanza di Natale, Meridiana voleva aumentare il tasso di engagement ed acquisire potenziali clienti dai social media.
L’obiettivo era di riuscire ad ottenere i dati degli utenti in target, profilandoli e coinvolgendoli in una campagna che, contestualmente, potesse mostrare al pubblico le destinazioni in base alla propria città di partenza.

IL PROGETTO

“L’idea – racconta Andrea D’Ottavio- è stata semplice ed efficace: subordinare la partecipazione al contest all’iscrizione alla newsletter Meridiana (per successive attività promozionali), consentendo ai partecipanti, tramite instant-win, di scoprire subito se avevano vinto uno dei biglietti aerei messi in palio dalla compagnia.”

Il concorso a premi è stato attivato su Facebook e prevedeva la registrazione tramite la funzione di Facebook login. La meccanica dello stesso si basava su:

  • spingere gli utenti ad indicare la destinazione preferita in base al proprio aeroporto
  • rispondere a una semplice domanda sul mondo Meridiana
  • invitare 3 amici
  • cliccare sul pulsante dell’instant-win per scoprire se avevano vinto una gift card della compagnia.

Gli utenti erano inoltre ammessi all’estrazione finale di un volo per New York.

I RISULTATI

I dati sono stati ottimi: in appena 10 giorni si sono registrati circa 8.000 partecipanti, che hanno invitato oltre 20.000 persone, totalizzando circa 3M di impression.

Conclusioni

Lo dico e lo ripeto: i contest sono una bella preoccupazione per gli addetti ai lavori. Costi alti ed una serie interminabili di grattacapi. Premesso ciò bisogna, per onestà intellettuale, segnalare che, se ben fatti, offrono delle possibilità enormi, permettendo di ottenere risultati difficilmente raggiungibili con altre attività.

Pensiamoci bene quando dobbiamo supportare un cliente quindi, valutando se ne valga davvero la pena e, nel caso, farsi supportare da professionisti specializzati. Non pensiamoci invece nemmeno un’istante a dire un sonoro NO in caso di budget (come spesso accade) risibili. I contest non accettano compromessi.