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Scritto ascoltando: The Cure – Lullaby
In uno degli ultimi post parlavo di quanto fosse importante avere un proprio blog per fare personal branding, valorizzando al meglio sé stessi e le proprie competenze. Non solo blog, anche i social sono ovviamente uno strumento efficacissimo (e come poteva essere il contrario?!?), soprattutto quando utilizzati bene, condividendo contenuti di alta qualità. Attraverso i social network possiamo dar visibilità alle nostre “capacità” e conseguentemente a noi stessi, intessendo e sfruttando al meglio quella basilare rete di relazioni personali che li costituiscono. Una comunicazione person to person fondamentale per chi non vende prodotti ma sé stesso ed il suo talento.
Se basilare è l’uso dei media giusti lo è però altrettanto il messaggio (ricordate Content is the king, distribution is King Kong). Competenza, preparazione e perché no, creatività. Niente di nuovo, la creatività, una risorsa che nelle mani giuste può divenire un insostituibile alleata per il personal branding. Ma più delle parole fanno gli esempi. Non siete convinti?!? Io allora ci metto un punto, anzi una Virgola…
Una giovane illustratrice/grafica under 30 tra gli account suggeriti da Instagram, con più di 27mila followers e addirittura vincitrice di un Iger Award… sì, avete proprio letto bene! Questa è Virginia di Giorgio, alias Virgola, una ragazza capace grazie alla viralità dei social, alla creatività e ad un indiscussa dose di talento, di diventare un vero personaggio. A dirla tutta, la vera protagonista non è Virginia, quanto il suo alter ego illustrato, Virgola appunto, immersa ogni giorno in una serie di “avventure” create su carta e condivise poi sui social.
Una sorta di diario (sì, proprio come quello che tenevamo da piccoli), ma per immagini, che racconta la “quotidianeità”, più o meno fantasiosa, di questo simpatico personaggio. Uno stile unico, fatto di pochi ed essenziali tratti che convivono con oggetti tridimensionali, oggetti della vita di tutti i giorni (bottoni, biscotti, persino una spillatrice) che qui magicamente prendono vita, abbandonando il loro comune e “noioso” utilizzo. Virgola e le sue storie sono così, semplici ma allo stesso tempo coinvolgenti, sempre capaci di suscitare emozioni (guardare per credere!).
Ma raccontare Virgola significa anche valorizzare Virginia ed il suo talento, aprendole numerose possibilità lavorative (non è personal branding questo?!?). Sono molti i Brand rimasti colpiti dalla bellezza ed dal successo di pubblico delle sue illustrazioni, tanto da proporle collaborazioni e progetti. Caffè Vergnano, Fratelli Branca, Haribo, hanno così visto i loro prodotti immergersi nelle storie di Virgola, diventando essi stessi parte della magia di questi piccoli racconti. Biscotti che diventano ruote di una principesca carrozza, rossetti ciminiere di navi, rotoli di liquirizia si animano in simpatiche chiocciole… unico limite l’immaginazione di Virginia.
Un personal branding tanto efficace da far diventare le sue illustrazioni prodotti acquistabili. Su Etsy, nota piattaforma per la vendita di oggetti fatti a mano, Virginia propone segnalibri e cover di cellulari, ovviamente griffati dal suo celebre alter ego.
Ma quali sono le ragioni di tanto successo? Una ragione semplice che si perde nella nostra stessa essenza… l’amore della gente per il racconto. La narrazione, che ci piaccia o no, è da sempre un motore inesauribile di emozioni, il più potente mezzo di comunicazione.
Le persone sono inevitabilmente attratte dalle storie e dalla loro intrinseca capacità di farle identificare con esse e con i personaggi che le animano. Un elemento fondamentale perché in grado di trasportarci nella narrazione, dando vita ad un rapporto unico tra autore e utente.
Virginia è stata brava a sapersi raccontare e a creare con i suoi sketch un proprio universo, colorato ed originale, un universo evocativo in cui gli utenti si sono da subito sentiti partecipi… perché sul web, come nella vita, non basta solo essere presenti, bisogna saperlo fare nel modo giusto!